Pubblicato il 14 Aprile 2015

Barbara d’Urso denunciata dall’ex marito: “Non mi versa gli alimenti”

Barbara d'Urso denunciata dall'ex marito: "Non mi versa gli alimenti"

Barbara d’Urso, regina degli ascolti con i suoi programmi di Canale 5, ‘Domenica Live’, in onda tutte le domeniche, e ‘Pomeriggio 5′, in onda ogni giorno, si è ritrovata una denuncia da parte dell’ex marito, tale Michele Carfora. Con il ballerino e coreografo si era sposata nel 2002 e separata nel 2006 con divorzio avvenuto nel 2008. Il giudice aveva stabilito in primo grado che la conduttrice napoletana doveva versargli gli alimenti per una somma mensile pari a 1.000 euro. Secondo Carfora la d’Urso però da un po’ di tempo ha smesso di versare la mensilità accumulando un debito di 40mila euro, per tale motivo ha deciso di denunciarla. E adesso la bella conduttrice si ritrova sul registro degli indagati della procura di Roma per “violazione degli obblighi familiari”. Così la d’Urso dopo i guai giudiziari con l’ordine dei Giornalisti che ha accusato il suo modo di fare Tv, si ritrova un’altra brutta grana. Sarà ora compito del pm Vincenzo Barba valutate se vi è realmente una violazione dell’articolo 570 del codice penale o meno.

«Sono io la vittima, lui mi ha tradito»
Ma Barbara d’Urso non ci sta a passare per una che non rispetta la legge e non paga gli alimenti. «Proprio io che mi batto sempre in nome della giustizia per difendere le donne vittime dei soprusi», dichiara la conduttrice, «sono io la vittima, lui mi ha tradito e ora ha una nuova famiglia. E poi la causa non è chiusa». La sua posizione è chiara: non vuole essere obbligata a dover versare gli alimenti mentre la causa non si è ancora conclusa in quanto ha presentato ricorso in appello. Inoltre non ci sta ad «essere considerata il carnefice mentre in realtà sono la vittima: il mio ex marito non solo mi ha tradito, tanto da indurmi a chiedere la separazione con addebito, ma si è rifatto una vita con un’altra donna dalla quale ha avuto una figlia che ora ha tre anni», conclude la d’Urso.

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