Beppe Grillo, Casaleggio e la più giovane attivista al Quirinale
I fondatori del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, insieme ad una delegazione pentastellata tra cui la più giovane attivista iscritta al portale, Maria Teresa Lucia Furia, hanno incontrato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale per parlare della situazione politica ed in particolare del metodo usato dal governo Renzi per portare a casa leggi su leggi attraverso la fiducia, nonché per presentare una serie di proposte votate dai cittadini iscritti per salvare il paese. «Oggi – si legge nel portale di grillo – vi è stato l’incontro al Quirinale con il PdR Sergio Mattarella e la delegazione del M5S. L’incontro è stato cordiale e costruttivo e, da parte del M5S, si spera che in futuro ve ne siano altri. Al PdR è stato lasciato un breve documento riassuntivo delle nostre proposte». L’intervento pubblicato dai 5 Stelle terminato l’incontro con il Capo dello Stato continua con i ringraziamenti a Mattarella: «Vogliamo ringraziare il PdR per l’incontro, per la simpatia e per il permesso di portare al Quirinale una persona iscritta al M5S non eletta ancora in alcuna istituzione in rappresentanza di tutti gli iscritti ed attivisti che ogni giorno operano sul territorio per rendere migliore l’Italia. E’ la più giovane iscritta al M5S, è siciliana, nata nel 1996. Si chiama Maria Teresa». I più importanti argomenti affrontati al Colle: riforma della legge elettorale, riforma della Rai, reddito di cittadinanza, riforma della costituzione, lotta alla corruzione e alla mafia, nomina dei giudici costituzionali in tempi rapidi. In particolare sulla riforma elettorale è stato detto che «al di là dei profili di incostituzionalità (rilevati puntualmente dal Gruppo Parlamentare “Movimento 5 Stelle” in Senato con la presentazione di una Questione Pregiudiziale), valutare la promulgazione della norma, dal momento che disciplina l’elezione soltanto di una Camera, a costituzione vigente», mentre sullo stop dei vitalizi agli ex parlamentari condannati si legge: «proposta soltanto dal Movimento 5 Stelle al Consiglio di Presidenza del Senato e all’Ufficio di Presidenza della Camera, ma puntualmente rinviata e non esaminata».