Cern di Ginevra: la particella di Dio è stata avvistata
Il Bosone di Higgs, chiamato anche particella di Dio, sarebbe stato avvistato nel secondo e separato dal primo, esperimento del Cern di Ginevra. Il bosone, che se confermata la scoperta, darebbe massa alle particelle, ha dato segnali più che positivi circa la sua esistenza. Gli scienziati però ci vanno cauti dichiarando che questi risultati “non sono ancora sufficientemente forti da permettere la rivendicazione di una scoperta”. I due esperimenti in questione sono CMS e Atlas, due esperimenti fatti a distanza di pochi mesi l’uno dell’altro utilizzando il più grande acceleratore di particelle al mondo, ovvero il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra.
“I risultati dei due esperimenti sono basati sull’analisi di una quantità di dati molto più consistente di quella presentata alle conferenze estive, una mole taleda segnare un deciso passo avanti nella ricerca del bosone di Higgs, ma non sufficiente a permettere di fare affermazioni conclusive sull’esistenza o non esistenza dell’elusivo Higgs”. Queste le dichiarazioni che arrivano dal Cern. “Se esiste, il bosone di Higgs secondo il Modello Standard ha una massa inclusa con maggiore probabilita’ nell’intervallo 116-130 GeV per l’esperimento Atlas e 115-127 GeV per Cms”.