Disoccupazione, presidente Sergio Mattarella: “Ferita lacerante”
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la celebrazione al Quirinale della Festa del Lavoro del 1° maggio ha dapprima condannato le violenze avvenute a Milano per l’inaugurazione dell’Expo, poi ha parlato di lavoro e disoccupazione: «Sul lavoro si fonda la nostra Repubblica. Tuttavia – spiega il Capo dello Stato – proprio mentre affermiamo questo principio, avvertiamo come una ferita lacerante nel corpo sociale, e nello stesso tessuto democratico, la cifra così alta di nostri concittadini che non trovano occupazione, che sono stati espulsi dal processo produttivo, che lavorano saltuariamente e nella precarietà, non riuscendo a vivere con serenità con i propri familiari». In Italia si «rischia di delinearsi una vera e propria società di esclusi, divisa dal resto della comunità da una barriera di diritti e di opportunità negate. Questo va impedito con tutta la forza e la dignità di cui siamo capaci».
Mattarella: “Nessuno si senta abbandonato”
«Nessun cittadino italiano deve sentirsi abbandonato, nessuno deve gettare la spugna. Non faremmo onore al primo maggio se non fossimo capaci di guardare con adeguata presa di coscienza e con solidarietà questa condizione inaccettabile, che deve continuamente spingere le istituzioni, le imprese, le forze sociali e sindacati a fare di più. A innovare, a investire, a progettare affinché il lavoro sia di tutti». In conclusione il Presidente ha affermato che è «la nostra Costituzione a dirci che non dobbiamo mai rassegnarci alla negazione di un diritto fondativi della cittadinanza».