Italicum, Renzi avverte la minoranza: «Se non passa cade il governo»
Il premier Matteo Renzi intervistato su L7 da Lilli Gruber per la trasmissione ‘Otto e mezzo’ ha detto chiaramente che se l’Italicum non non dovesse passare questo governo non potrà far altro che cadere in quanto se un governo che è stato messo in piedi per portare a casa dei risultati poi alla fine viene messo sotto «allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa ed io non sono per tenere la poltrona aggrappata alle terga». In ogni caso il presidente del Consiglio e Segretario Pd si mostra fiducioso: «Penso che il parlamento voti sì». Secondo Renzi alla fine faranno passare la nuova legge elettorale perché si trova dentro «un pacchetto di proposte che abbiamo avanzato in varie occasioni e discusso. Ora che facciamo, facciamo finta di niente? Possono mandarmi a casa ma non fermarmi». Anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, ha voluto risponde alla pioggia di critiche arrivate dalla minoranza dem e dalle opposizioni con su tutti il Movimento 5 Stelle: abbiamo bisogno di «una legge elettorale che funzioni», la preoccupazione «non deve essere quella di avere una legge elettorale più comoda per essere rieletti ma la legge elettorale che funzioni meglio per i cittadini e che dia maggiore stabilità al governo del Paese». Il parere della Boschi è che «non ci sono profili di incostituzionalità, pur rispettando idee diverse».
Sempre in merito all’Italicum arriva l’affondo del professor Aldo Giannuli, che sul blog di Beppe Grillo scrive un intervento dal titolo: «Di fascismo ne è bastato uno», con a seguito l’hashtag “#noitalicum”. Nel post si legge: «Se nonostante tutto, l’Italicum dovesse essere approvato grazie a queste bravate e non trovare alcun argine istituzionale, alle opposizioni non resterebbe che meditare sull’opportunità di un Aventino generalizzato». In risposta il ministro Boschi ha riferito che secondo i 5 Stelle si tratta «del duemillesimo colpo di Stato dall’inizio della legislatura».