Migranti, 239 morti per l’ennesimo naufragio al largo delle coste della Libia
Un gommone affonda e si consuma l’ennesimo naufragio al largo delle coste della Libia. Si temono 239 morti tra i dispersi in mare. Al momento sono state salvate 29 persone, ma a bordo ve ne erano altri. La tragedia è avvenuta ieri 2 novembre
È il pesante bilancio del naufragio di un barcone avvenuto ieri 2 novembre al largo della Libia. I migranti tratti in salvo dai soccorsi composti da 5 navi coordinate dalla centrale operativa della Guardia costiera di Roma, sono 29 persone mentre sono stati recuperati tantissimi cadaveri e si temono 239 morti. I profughi erano stipati su un gommone che generalmente partono con un numero superiore di persone. Le operazioni di salvataggio continuano. Il battello su cui si trovavano i migranti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, secondo fonti istituzionali, è affondando a 25 miglia a nord delle coste libiche. Il gommone si è avventurato in mare nonostante le condizioni proibitive (forza quattro).
Orrore in Libia, trovati 41 migranti cadaveri su una spiaggia di Sabrata
La spiaggia di Sabrata, città costiera occidentale della Tripolitania, in Libia, si è riempita improvvisamente di cadaveri, secondo quanto riferito dal notiziario online di Mail. I corpi di 41 migranti sono stati rinvenuti sabato da volontari. Non è chiaro, quando queste persone siano annegate, ma la maggior parte dei cadaveri presenta segni di decomposizione avanzata che farebbero pensare che le morti potrebbero risalire a cinque o sei giorni fa. Una fonte locale ha riferito che i corpi sono stati trasferiti in un centro di medicina legale per il prelievo del DNA e poi saranno sepolti.