Pubblicato il 4 Aprile 2014

Pugni al volto ai passanti, il Knockout Game arriva anche in Italia [video]

Pugni al volto ai passanti, il Knockout Game arriva anche in Italia

Pugni al volto ai passanti, il Knockout Game arriva anche in Italia

Se siete in strada e state passeggiando in mezzo alla gente, state attenti ai gruppetti di ragazzini, perché uno di loro potrebbe colpirvi al volto. E’ una nuova moda (assurda, insana e ancora assurda) che impazza tra i bulli di tutto il mondo. Stiamo parlando del “Knockout Game”, che tradotto in italiano vuol dire: mettere al tappeto. Si tratta di dare un pugno ad uno sconosciuto che per un malaugurato caso si ritrova a passare in quel momento vicino ad uno di questi “criminali” che senza alcun esito colpisce senza pietà. La sfida, che spesso nasce come prova di forza e coraggio del gruppo, è appunto quella di mettere al tappeto un passante possibilmente con un solo pugno (e non importa il sesso o l’età del “bersaglio”). Il gioco (anche se è davvero assurdo chiamarlo tale) è partito dagli Usa e in breve tempo si sta diffondendo in tutto il mondo, arrivando nelle scorse settimane anche in Italia. I casi più eclatanti sono stati registrati a Roma, Napoli, Venezia, Genova, e Brescia dove alcune persone sono state colpite senza alcuna ragione, da bulli spesso sotto effetto di alcol e droghe. Negli Stati Uniti si contano già tre vittime a causa di questo nuovo fenomeno criminale. L’Fbi ha da poco istituito un’unità speciale che grazie ai filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza e divulgati poi su Youtube, sono riusciti a riconoscere e sbattere dietro le sbarre molti di quelli già battezzati come i “teeneger del Knockout Game”.

E anche se in molti bacchettano i media e i giornali per la divulgazione di tale fenomeno criminale indicandoli come possibile causa di questa globale diffusione, ritengo personalmente che i teeneger hanno ormai tutto un loro modo per lanciare e diffondere nuove mode o giochi. I ragazzini di oggi che leggono o guardano telegiornali sono veramente pochissimi ma quasi tutti utilizzano Facebook, Whatsapp, WeeChat, ecc ecc, veicoli molto veloci nella diffusione di qualunque nuovo fenomeno, bello o brutto che sia.

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