Scappati dalla guerra, Joe e Mamadouba trovano la felicità in Italia
Joe e Mamadouba sono due stranieri scappati dalla guerra e dalla povertà di Guinea e Liberia. Sono giunti in Italia, accolti nella comunità di San Damiano, che ha permesso loro di ritrovare dignità e lavoro
Sfuggiti dai conflitti dei Paesi, dalle minacce e dalla povertà, per raggiungere l’Italia e trovare lavoro in provincia di Cuneo. È la storia di due immigrati simili ma così diversi, Joe Massem libanese e Mamadouba Conte guineano, che sono riusciti a scappare dalla miseria dei loro luoghi natii per trovare lavoro nella realtà del paesino di San Damiano in provincia di Cuneo. Entrambi hanno subito la povertà e le conseguenze delle guerre di religione e conflitti, e Joe l’ha vissuta in prima persona, essendo figlio di un uomo importante in Liberia, ex generale durante la prima guerra. Lui e la sua famiglia erano diventati bersaglio di vendetta portando la famiglia di Joe a vivere alla macchia, fuggendo sempre più lontano dal conflitto e vivendo nelle campagne. Purtroppo però, furono trovati dai loro nemici che avevano il peggiore degli intenti. Il padre venne torturato e ucciso, seguì il fratello maggiore. La madre, oltre ad essere violentata, venne colpita con ferocia e infine Joe venne massacrato a colpi di machete, pugni e calci, fino a perdere del tutto i sensi.
La cooperativa Arborvitae
Riusciti a sopravvivere e a fuggire grazie ad un ragazzo che li ha curati ed aiutati ad espatriare, per due anni Joe e sua madre hanno vissuto con enormi difficoltà sui confini. Proprio da questa situazione, è giunta l’idea di raggiungere l’Italia. Alla morte della madre, Joe ha deciso di raccogliere qualche soldo e arrivare a San Damiano, alla cooperativa Arborvitae, dove ha studiato italiano, partecipato ad iniziative, svolgendo tirocinio al comune per pulizia strade e presto lavorerà in azienda.
Stessa sorte per il suo connazionale Mamadouba Conte, fuggito dalla guerra per i conflitti. Mamadouba è già da tre anni e sette mesi che vive nel cuneese e furono proprio gli scontri che lo portarono a decidere di abbandonare lo studio del diritto privato per fuggire dalla Guinea e trovare più fortuna in Italia. Giunto in accoglienza, nella comunità di San Damiano Mamadouba ha realizzato il percorso con serietà. Dapprima imparando la lingua, dopo integrandosi al punto tale che ad oggi svolge servizio civile all’associazione Albero della vita, praticando agricoltura sociale e condividendo la vita di comunità a Casa Bosticco, una delle strutture abitative messe a disposizione dall’associazione Onlus Arborvitae.
Mamadouba è diventato anche parte attiva della comunità a livello sportivo, giocando nello Spartak San Damiano. Tuttavia, lui ha spiegato: «Voglio andare in Francia, dove ho qualche amico e parente che può ospitarmi in attesa dei documenti». «L’Italia mi piace ma ora appare tutto complicato», concludendo che è un Paese che «non capisce più».
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