Pubblicato il 30 Marzo 2014

Sfrattato per 3 euro trattenute dalla banca, giudice inflessibile!

Sfrattato per 3 euro trattenute dalla banca, giudice inflessibile!

Sfrattato per 3 euro trattenute dalla banca, giudice inflessibile!

Sembra una storia incredibile e inverosimile quella accaduta ad un 52 enne artigiano edile di Lugo (provincia di Ravenna), che si è visto convalidare uno sfratto a causa di 3 euro trattenuti dalla banca. Purtroppo non si tratta di una bufala ma di una storia vera accaduta pochi giorni fa. Da ottobre 2013, causa crisi e problemi di salute, non era più riuscito a pagare le rate dell’affitto, pattuito in seimila euro annui. Da qui la decisione del padrone di casa di avviare le pratiche per lo sfratto. Nel giro di pochi giorni l’uomo era riuscito a racimolare e a versare attraverso bonifico bancario l’ammontare dovuto, ovvero 1.938,62 euro. Nella somma totale non erano stati calcolati, vuoi per una svista, vuoi per un calcolo errato, 3 euro e 62 centesimi di commissione che la banca avrebbe trattenuto su quell’ammontare. Al padrone di casa è stata così inviata una cifra totale di 1.935 euro. Il 17 marzo, nell’udienza di convalida dello sfratto, il giudice si è pronunciato a favore dello sfratto “vista la morosità di euro tre e sessantadue centesimi“. Ad ingigantire ancora di più la beffa ci pensa la data di esecuzione dello sfratto: 20 aprile 2014 che coincide con il giorno di Pasqua, giorno in cui l’uomo, la moglie e i suoi due figli dovranno lasciare la casa in cui abitano dal 2011.

Ecco le parole del protagonista della vicenda: “Per l’amor del cielo. Lo so bene che le rate dell’affitto da ottobre a gennaio dovevano essere pagate interamente. Impegno che ho onorato. O meglio, in buonafede, credevo di averlo fatto… E invece, per tre ‘miseri’ euro, mi ritrovo senza un tetto. Sapendo di aver agito in totale buonafede ho subito una doppia, tremenda, batosta. La prima il 4 febbraio, quando mi è stato notificato lo sfratto; la seconda quando ho appreso, in tribunale, che entro Pasqua dovrò lasciar casa. Ho sudato freddo. Fortuna che mi ha accompagnato uno dei due figli perché, essendo cardiopatico, ho temuto più volte di crollare”. “Non mi resta che affidarmi al Signore, spero che questa assurda storia si risolva con il buonsenso. Sempre più spesso si sente dire di persone che per uno sfratto si lasciano andare a gesti inconsulti. Non sarà il mio caso, perché tengo troppo alla
libertà e alla vita”.

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