Pubblicato il 17 Marzo 2017

Viaggiare, alla scoperta della Corsica più selvaggia

Viaggiare, alla scoperta della Corsica più selvaggia

Douce France, spesso usiamo tale espressione per evidenziare il carattere dolcemente affascinante di questa nazione a noi così vicina eppure, per molti aspetti, così distante. Eppure c’è una parte di Francia che nasconde il suo fascino dietro a paesaggi selvaggi e aspri, non proprio “douce” che, spesso, la fanno scegliere come meta di vacanza proprio dagli amanti delle emozioni forti, delle escursioni su e giù per i monti e lungo le coste frastagliate. Stiamo parlando della Corsica, che qualcuno ha definito addirittura “la terza isola maggiore italiana”, tant’è la vicinanza con il nostro Paese che l’ha influenzata molto negli usi e costumi, in special modo nelle due regioni Liguria e Sardegna. Ma no, la Corsica non è la terza isola maggiore d’Italia, ma è la prima di Francia, e come tale la rispettiamo: terra particolare, difficile, dagli aspetti differenziati fra spiagge meravigliose ma difficilissime da trovare e da raggiungere, e percorsi montani di rara intensità e difficoltà, unici per gli amanti delle passeggiate nel verde o per i bikers. Partendo dal “dito”, al nord (così è confidenzialmente denominata la piccola penisola fra Bastia e Saint Florent), puntando al centro dove troviamo il suggestivo borgo di Corte, giungendo poi a ovest alla capitale, la napoleonicamente famosa Ajaccio, fino ad arrivare ad una fra le più suggestive zone dal punto di vista dei paesaggi sul mare, con quelle splendide località quali Porto Vecchio e Bonifacio, sperando di non imbattersi nel mulinello vorticoso delle sue “bocche”.

Le escursioni dell’entroterra sono tutt’altro che una facile passeggiata, in quanto il turista o comunque il viaggiatore, si trova immerso nella macchia mediterranea e in un’alternanza di boschi e vegetazione intricata e selvaggia: sia a piedi che in bici, la Corsica è il paradiso di chi ama le sfide e desidera spingersi sempre un po’ più in là rispetto ai propri limiti. Sferzata dal vento, la più italiana fra le isole francesi ci stupirà non solo per i suoi monti ed i sentieri rocciosi, ma anche per le magnifiche calette quasi deserte (persino in alta stagione!), per le sue spiagge bianchissime o ancora per le falaises, uno dei luoghi più magici ed affascinanti di tutto il territorio. Percorrendo, nel sud, la strada che da Piana giunge a Porto, piena di curve e tornanti, talmente stretta persino per una sola auto, ci si imbatte nella maestosità di questa formazione rocciosa di granito che, a seconda delle ore della giornata, assume colorazioni diverse, dall’ocra del mattino al rosa al rosso fuoco del tramonto: per chi l’ha viste, indimenticabile.

E poi il mare, con il Parco Marino delle Bocche di Bonifacio, istituito nel 2012 per celebrare la maestosità delle correnti di questo tratto che divide (o unisce?) la Corsica alla Sardegna, la Francia all’Italia. Riconosciamo dunque l’indole ribelle di un’isola fantastica, da visitare almeno una volta nella vita, per vivere in prima persona l’imbarazzo della scelta fra i mille scenari naturali e quel mare impetuoso, a cavallo fra il verde della vegetazione e le sfumature blu di un mare a tratti calmissimo e a tratti impetuoso. Proprio come il carattere della sua splendida isola.
Stai già preparando la valigia per partire? Qui trovi le informazioni per raggiungerla via traghetto o, in alternativa, puoi verificare i voli nazionali. Buon viaggio!

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