Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Repubblica” è intervenuto l’ex sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, in cui ha puntato il dito contro Giuseppe Conte e non solo
Se non si tratta di una proposta allora poco ci manca. Fatto sta, però, che Sergio Cofferati si è offerto alla sinistra ed è pronto a dare una mano con la sua esperienza. Ne ha parlato in una intervista che ha rilasciato alla ‘Repubblica‘. Il suo ritorno al Partito Democratico non è assolutamente passato inosservato ed ha fatto molto rumore. L’unico suo obiettivo è quello di voler dare una mano e nient’altro. Ci tiene alla causa dei dem. Altro che possibile ripensamento come aveva vociferato qualcuno. Nulla del genere.
Allo stesso tempo, però, ci ha tenuto a precisare che se è ritornato nel Pd non lo fa in cerca di visibilità e nemmeno quello di candidarsi in vista delle prossime elezioni europee. Non è affatto nei suoi programmi. Nel corso della stessa intervista ha voluto dare qualche consiglio alla segretaria, Elly Schlein, ed anche qualche tirata d’orecchie all’attuale presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.
Cofferati, il grande ritorno a Pd: i consigli a Schlein e Conte (con critica)
Nel frattempo si intensificano, sempre di più, le voci di una possibile stretta collaborazione tra i due leader politici pronti ad unirsi per cercare di contrastare il governo di destra. Anche se, come confermato in questi giorni, ci sono stati alcuni “battibecchi” tra la stessa Schlein e Conte in occasione della presentazione del nuovo libro dell’ex ministro Roberto Speranza alla Camera. I temi da affrontare sono molti, in particolar modo quelli riguardanti la Rai e la politica estera.
Poi un consiglio all’italo-svizzera: quella di non prendere in considerazione l’idea di candidarsi alle europee. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Conosce bene il peso del voto europeo, in questo modo farebbe delle elezioni una contesa giudicata solo in virtù degli equilibri politici italiani“. Come annunciato in precedenza ha speso qualche critica anche per l’ex premier: “Mi stupisco che lui non si accorga: pensa di spostare voti dal Pd al suo partito, ma finisce solo per indebolire le possibilità dell’opposizione“.
In conclusione ci ha tenuto a ribadire che la sua intenzione è quella di promuovere politiche forti e innovative. Magari non cercando di ridurre la campagna elettorale ad un dibattito su eventuali candidature ed equilibri nazionali.
