Come evitare errori con la divisone dell'eredità senza un testamento Come evitare errori con la divisone dell'eredità senza un testamento

A chi va l’eredità se non c’è testamento? Nessuno lo sa davvero, gli errori da non commettere

 

Cosa succede con l’eredità di un caro defunto se non è stato redatto il testamento? Ecco cosa fare, questi sono gli errori da non commettere.

Uno dei temi più importanti da dover affrontare, soprattutto se si ha un proprio caro malato o in età avanzata, è parlare della divisione ereditaria. Si tratta di una fase molto delicata e potenzialmente critica per via di alcune problematiche di natura giuridica e non che potrebbero emergere.

Come evitare errori con la divisone dell'eredità senza un testamento
Come avviene la divisone dell’eredità in assenza del testamento – Newspage.it

Quando vi è una pluralità di eredi, è sempre bene che il testatore provveda a redarre un documento per poter dividere la propria eredità come meglio crede. Così che non ci siano diatribe o problemi dal punto di vista legale che possano emergere con il passare del tempo. Ma cosa succede nel caso non ci sia alcun testamento? Ecco tutto quello che va fatto, alcuni errori non vanno mai commessi.

Eredità senza testamento: ecco che cosa bisogna fare

In presenza di un defunto che non ha redatto il documento del testamento, per la divisone dell’eredità tra i cari entra in gioco un altro fattore molto importante dal punto di vista giuridico e legale, che è bene conoscere a fondo, così da evitare errori e poter procedere con una divisione equa di tutto ciò che la persona ha lasciato in eredità.

eredità senza testamento cosa fare
Cosa fare in caso di eredità senza testamento (newspage.it)

Si chiama comunione ereditaria, che prevede la proprietà di una quota ideale della massa ereditaria per ogni singolo coerede. Se la necessità e la volontà è di evitare che ci sia un coerede che abbia la piena ed esclusiva proprietà di ogni singolo bene caduto in successione, bisogna ricorrere alla divisione ereditaria totale o parziale.

Ci sono in particolare tre modalità disponibili. La prima è la divisione volontaria, dove viene stipulato un contratto tra i coeredi dove ciascuno vede attribuirsi il controvalore in beni della propria quota ideale. La seconda è la divisione mediata, che va a perfezionarsi presso un Organismo di mediazione autorizzato dal Ministero. Infine c’è la divisione giudiziale, che entra in gioco quando i coeredi non sono arrivati ad un accordo contrattuale. Si tratta comunque di un caso estremo che sarebbe sempre meglio evitare.

In generale, la pianificazione ereditaria ha un ruolo fondamentale. Perché il rischio è di far litigare gli eredi tra di loro o di renderli insoddisfatti dell’esito finale delle trattazioni. Il consiglio è di scrivere un testamento per tempo, così da avere scritto nero su bianco le proprie volontà in merito alla divisione dei beni.

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