Una guida completa per conoscere al meglio le agevolazioni fiscali per l’assistenza a familiari non autosufficienti: tutto quello che c’è da sapere.

Quando si parla di politiche di sostegno alle famiglie e agli individui che si trovano a fronteggiare le sfide legate all’assistenza di persone non autosufficienti, bisogna evidenziare una questione di fondamentale importanza e partire da una domanda: è possibile beneficiare di detrazioni fiscali per le spese sostenute con agenzie di lavoro interinale per l’assistenza personale? Per conoscere la risposta è bene partire dal testo normativo, il miglior modo per non sprofondare in una serie di interpretazioni varie che possono condurre su strade sbagliate.

Ecco che allora ci viene in soccorso l’art. 15, comma 1, lettera i-septies del Tuir, che alla domanda posta ci risponde positivamente, ma pone alcuni limiti rispetto ai requisiti e alle condizioni. La normativa fiscale italiana prevede, infatti, una detrazione del 19% sulle spese affrontate per l’assistenza personale, applicabile fino a un importo che raggiunge il tetto di 2.100 euro. Questo incentivo fiscale è stato creato per diminuire il carico economico delle famiglie che hanno bisogno di supporto per i loro cari non autosufficienti, una categoria di individui che ha bisogno di assistenza senza sosta nelle attività di tutti i giorni a causa di condizioni di salute che diminuiscono significativamente la loro autonomia.

Come accedere alle agevolazioni fiscali

Per poter richiedere questa forma di agevolazione fiscale, è bene sottolineare che l’assistenza deve essere rivolta a persone che non sono autosufficienti nelle attività di vita di tutti i giorni, come l’alimentazione, l’igiene personale, la deambulazione e l’abbigliamento. La condizione di non autosufficienza deve essere dimostrata da una certificazione clinica che ne attesti il bisogno a causa di una specifica patologia.

In più, per avere la detrazione, è necessario che il reddito complessivo del contribuente che sostiene le spese non sfori i 40.000 euro annui. È altresì assolutamente necessario che il pagamento delle prestazioni sia realizzato con metodi tracciabili, come il bonifico bancario, e che le spese siano di volta in volta documentate. Quest’ultime devono includere i dati anagrafici e il codice fiscale sia della persona che effettua il pagamento sia dell’assistito, quando si tratta di un familiare.

Le disposizioni normative chiariscono che, a condizione che la documentazione rilasciata dall’agenzia interinale specifichi chiaramente la natura del servizio reso e la qualifica contrattuale del lavoratore, la detrazione spetta anche per le spese sostenute attraverso tali agenzie. Questo aspetto rappresenta un’importante apertura verso la flessibilità dei servizi di assistenza, permettendo alle famiglie di scegliere la soluzione migliore per le proprie esigenze senza rinunciare al beneficio fiscale.