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Come rateizzare fino a 120 rate un debito con il Fisco: serve l’ISEE

Se avete un debito col Fisco, da oggi lo potete rateizzare fino a 12o rate. Ecco che cosa fare per ottenere il finanziamento, serve l’ISEE.

Le comunicazioni da parte del Fisco possono spesso rappresentare una vera e propria spina nel fianco, soprattutto quando ci sono stati errori nella comunicazione del proprio reddito o ci sono vecchi debiti da dover saldare, che con il passare degli anni potrebbero arrivare a cifre sempre più elevate. E non c’è modo di scapparne, se non si paga l’Agenzia delle Entrate può ricorrere ad altri modi come il pignoramento dei beni.

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Rateizzare debiti col Fisco: ecco come fare – Newspage.it

Ecco perché, se si sta vivendo un periodo di grave difficoltà economica, bisogna conoscere subito come fare per poter procedere con la richiesta del finanziamento di un debito. Il Fisco dà infatti la possibilità di rateizzare il tutto con fino a 120 rate. Ecco i passaggi da seguire per mandare la richiesta ed ottenere la divisione della somma da destinare in più tranche. Tutto quello che vi serve è l’ISEE aggiornato.

Rateizzare i debiti col Fisco: ecco cosa si deve fare

Alle volte, i debiti del Fisco possono essere così pesanti dal punto di vista economico che diventano impossibili da saldare. Ed ecco che entrano in gioco i sistemi di finanziamento, con il modello standard che propone una divisione in 72 tranche. E se anche in questo caso non avete modo di versare tutta la somma dovuta, allora dovete sapere che c’è una modalità extra e straordinaria per ottenere fino a 120 rate di importo costante.

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Cosa sapere per rateizzare un debito con il Fisco (newspage.it)

Per poterne usufruire, bisogna per prima cosa poter dimostrare di non essere in grado di pagare il debito secondo i criteri di un piano ordinario. E questo si verifica quando l’importo di ogni rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Cifra che si trova riportata nel modello ISEE. Così si può procedere con la richiesta e, fino a quanto si sarà in regola coi pagamenti, l’Agenzia delle Entrate non potrà iscrivere nuovi fermi o ipoteche.

Per fare domanda, c’è un modello specifico che può essere inviato sia tramite indirizzo PEC che presso uno degli uffici sparsi per il territorio italiano. Verrà richiesto di allegare o portare con sé la certificazione ISEE del vostro nucleo familiare. Con compreso il quadro N- Indicatore della situazione reddituale. Infine, dal 30 novembre 2022 il pagamento della prima rata va a determinate l’estinzione delle procedure avviate in precedenza se non si ha ancora ottenuto l’esito positivo o non è stata presentata un’istanza di assegnazione.

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