Dietro il talento e la bravura di Paola Cortellesi si nasconde un “segreto” che in pochi conoscono. Ecco la malattia di cui soffre da anni.
Chiunque si avvicini al mondo dello spettacolo, non può fare a meno di non confrontarsi con il fatto che, da quel momento in poi, si è un personaggio pubblico e, in quanto tale, soggetto a un’elevata esposizione mediatica. Oltre a questo, in aggiunta, si va incontro anche a tutta una serie di situazioni che per chi è famoso risultano essere molto più amplificate del normale, e il personaggio, in linea generale, sarà sempre più rilevante della persona.
Da una celebrità, infatti, ci si aspetta sempre il meglio, e difficilmente si pensa che in realtà non si tratta di un personaggio fittizio, ma di una persona in carne e ossa che, semplicemente, svolge una professione pubblica, ma che come tutti noi vive di sentimenti, preoccupazioni, problemi, ed emozioni. Tra coloro i quali lavorano nello spettacolo, ad esempio, una delle personalità più amate è Paola Cortellesi, attrice di grande talento la quale ha da poco ottenuto ampi successi grazie alla sua prima pellicola cinematografica da regista: C’è ancora domani.
Siamo tutti abituati, oramai dall’inizio della sua splendida carriera, a conoscere Paola come una donna sempre attiva, con il sorriso stampato volto e dalla simpatia travolgente. A telecamere spente, però, in pochi sanno che oltre che da queste caratteristiche appena elencate, la vita della Cortellesi è scandita da una patologia che si porta dietro fin da quando era solo un’adolescente.
La patologia di Paola Cortellesi
Paola Cortellesi è stata in grado di conquistare il grande pubblico grazie alla sua bravura, al suo talento e alla sua proverbiale simpatia. Tutti conosciamo molto bene il lato artistico della sua vita, ma molto meno quello inerente al suo privato e, in particolar modo, alla patologia di cui soffre da quando aveva solamente tredici anni: la scoliosi.
Nel corso di un’intervista rilasciata alla rivista Ok salute e benessere ha detto: “Sono sempre stata una bambina magra e minuta. Fino all’estate tra i dodici e i tredici anni: in poche settimane sono cresciuta molto in altezza. E come spesso accade agli adolescenti che diventano tutto a un tratto degli spilungoni, me ne stavo storta dietro al banco e ricurva a fare i compiti”.
A seguire, la Cortellesi ha aggiunto: “La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale. Non solo: per non farmi mancare niente, risultava che avessi pure un’ipercifosi dorsale, ovvero la ‘gobbetta’, accompagnata da iperlordosi lombare, cioè la parte bassa della schiena troppo incurvata”.
Infine, l’attrice e regista ha rivelato che ha iniziato a praticare sport come il nuoto, il pilates, e la ginnastica posturale in acqua, e che è proprio grazie al movimento che è riuscita a imparare a convivere con i problemi alla schiena: “Se non vivo dolorante lo devo all’attività fisica mirata. Lo sport mi aiuta a vincere le ansie da prestazione, e mi ha insegnato il rigore e la disciplina”.
