La Romania e la Bulgaria entreranno presto ufficialmente nell’area Schengen: buona notizia per i viaggiatori, ecco cosa cambierà.
In arrivo un grande e importantissimo cambiamento per Romania e Bulgaria, pronte ad entrare nell’area Schengen e cambiare in maniera decisiva il modo di intendere il turismo in entrata; una buonissima notizia per chi ama viaggiare e soprattutto per chi ha in mente di visitare questi due paesi.
Negli ultimi anni, Romania e Bulgaria stanno infatti suscitando sempre di più l’interesse di molti italiani e non solo, pronto a dirigersi verso Bucarest, Sofia o altre location da sogno che questi due paesi dell’Est Europa sono in grado di offrire a tutti i turisti.
Con l’adesione all’area Schengen ci saranno degli importanti cambiamenti, che agevoleranno di molto le vacanze in entrambi i paesi: ecco, nello specifico, cosa cambierà con questi nuovi tipi di accordi.
Romania e Bulgaria nell’area Schengen: viaggiare in questi stati sarà ora molto più facile
Aderire all’area Schengen, una serie di norme e disposizione dell’Unione Europea volte a favorire la libera circolazione dei cittadini, significa di fatto abolire le frontiere; sia Romania che Bulgaria fanno parte dell’Unione Europea da diversi anni, ma fino ad oggi non avevano ancora aderito agli accordi e, per visitarle, bisognava essere muniti di passaporto.
A partire dal 31 marzo, chi viaggia in aereo, in nave o proviene da alti paesi dell’area Schengen potrà esibire un semplice documento d’identità, e non più il passaporto; caso diverso invece per chi viaggia via terra, dove le norme non sono ancora state stabilite, anche se l’Unione Europea spinge per un imminente aggiornamento anche su questo fronte.
Una buonissima notizia che, di sicuro, agevolerà e non di poco i viaggi sia verso la Romania che verso la Bulgaria. L’ultimo paese ad entrare nell’area Schengen era stata (nel 2022) la Croazia: ora anche i due paesi dell’Est Europa sono pronti ad aggregarsi al blocco sempre più uniti di paesi europei che, con gli accordi, permettono la libera circolazione dei cittadini, per un’Europa sempre più globale e aperta.
