Intervista al 'Corriere della Sera' Intervista al 'Corriere della Sera'

Venezia, questione ticket: il sindaco Brugnaro fa chiarezza

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Corriere della Sera’ è intervenuto il primo cittadino di Venezia, Luigi Brugnaro

Una delle vicenda che ha fatto scoppiare una vera e propria polemica a Venezia non può che essere quella relativa alla questione del famoso “ticket“. Ovvero un biglietto da comprare per poter entrare in città. In merito a ciò si è voluto soffermare lo stesso sindaco, Luigi Brugnaro. Quest’ultimo, nel corso di una intervista al ‘Corriere della Sera‘, ha voluto chiedere scusa a tutti poi ha voluto fare qualche precisazione.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (Ansa Foto) NewsPage.it

L’invito ai turisti è stato fatto. L’obiettivo non è quello di “chiudere” la città, ma nemmeno quella di farla scoppiare del tutto. Tra tre mesi per poter visitare Venezia si dovrà sborsare 5 euro. Una cifra che bisognerà pagare in alcuni periodi dell’anno. A quanto pare non si poteva fare in maniera del tutto diversa ha spiegato il primo cittadino visto che la situazione era arrivata ad un punto di non ritorno.

Venezia, per entrare si pagherà: l’annuncio di Brugnaro

Ovviamente ha precisato che tutti coloro che la visitano, allo stesso tempo, devono imparare a saperla rispettare. Il “via libera” verrà dato il 25 aprile. Non un giorno qualunque, ma in quello di San Marco. Lo si farà solamente per 29 giorni. Un vero e proprio esperimento. Un ticket che verrà acquistato solamente da turisti giornalieri (quelli che arrivano la mattina e poi vanno via la sera). Sono esclusi coloro che alloggeranno negli alberghi.

Intervista al 'Corriere della Sera'
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro (Ansa Foto) NewsPage.it

Perché l’idea del ticket? Il sindaco ha precisato che la città deve essere vivibile in primis per chi ci abita e, successivamente, per i tantissimi turisti. Altrimenti si rischia seriamente di peggiorare la situazione sia per l’uno che per l’altro. Di questa idea ne ha parlato anche con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quest’ultimo ha sposato appieno questo progetto. Poi il contatto con il governo ed il lancio di questa sperimentazione.

Poi una frecciatina alla politica che non si è fatta assolutamente attendere: “Ci metto la faccia in questo caso, cosa che in politica non si fa“. In conclusione precisa: “La nostra sfida è quella di rendere prenotabile la città. Abbiamo tutti gli occhi addosso da buona parte del mondo. Io accusato di voler fare solo cassa? L’obiettivo è decongestionare la città e non avere più soldi. Voglio che la città venga rispettata visto che è più fragile rispetto alle altre”.

 

 

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