Casa all’asta, quando è possibile riacquistare la propria abitazione. Bisogna stare attenti a non commettere errori.
Il mondo delle aste immobiliari può essere un vero e proprio incubo per chi si trova a dover affrontare il rischio di perdere la propria casa a causa di un debito che non si riesce a saldare.
In questo contesto, sorge spontanea la domanda: è possibile per il debitore riacquistare la propria abitazione all’asta? Esploriamo le possibili situazioni.
Casa all’asta, tutte le variabili per il debitore
Per l’inadempienza del debitore è previsto il pignoramento immobiliare. L’art. 1218 del codice civile definisce l’inadempiente come colui che non esegue la prestazione dovuta, la esegue solo in parte o in maniera inesatta. In caso di inadempimento, il creditore può attivarsi attraverso l’espropriazione forzata, ricorrendo al pignoramento dei beni del debitore, compresi quelli immobiliari.
Esiste il divieto per il debitore di riacquistare l’immobile all’asta. La normativa vigente impone il divieto assoluto per il debitore di riacquistare la propria abitazione. Questo divieto è basato su una presunzione di legge, che considera il debitore inadempiente e privo delle risorse economiche che sono necessarie per soddisfare il debito. Quindi, si ritiene incapace di riacquistare l’abitazione perduta. È importante sottolineare che questa presunzione è assoluta e non ammette alcuna prova contraria.
Per la partecipazione all’asta ci sono delle regole che determinano chi può e chi non può. La normativa stabilisce che chiunque dimostra interesse può partecipare a un’asta giudiziaria, con alcune eccezioni. Tra le persone che non possono partecipare ci sono i genitori che hanno la responsabilità genitoriale sui figli relativamente ai beni pignorati, il tutore del minore, gli ufficiali pubblici che sono collegati ai beni venduti per il loro ministero, e altri soggetti che amministrano beni per conto di altre persone.
I parenti e gli amici del debitore possono acquistare la sua casa all’asta. Anche se il debitore non può presentare le offerte per il proprio immobile, i suoi parenti o amici possono decidere di partecipare all’asta e acquistare l’immobile per conto proprio. Questo, però, è un meccanismo illegale, poiché si traduce in un tentativo diretto di non rispettare il divieto del debitore di riacquistare la casa pignorata.
Ci sono dei casi in cui conviene riacquistare la casa all’asta. L’unico scenario in cui potrebbe essere vantaggioso riacquistare un’abitazione pignorata è quando il debito contratto è superiore al valore dell’immobile. In tal caso, parenti o amici potrebbero tentare l’acquisto, magari con ribassi, garantendo un risparmio sostanziale rispetto al debito complessivo. Tuttavia, è importante notare che il creditore mantiene il diritto di agire contro il debitore pignorando gli altri beni per saldare il debito che rimane da pagare.
Per evitare di perdere il proprio immobile, il debitore può cercare un accordo con il creditore. Presentare un piano di ristrutturazione dei debiti o disporre un fondo di garanzia per la prima casa. Queste sono alternative valide per cercare di scongiurare il pignoramento.
In caso non arrivino alcune offerte all’asta, il giudice ha il potere di ridurre i prezzi o chiudere anticipatamente l’asta. Nel caso in cui il prezzo finale non sia sufficiente a coprire il debito. In questo ultimo caso, al creditore viene tolta la possibilità di avviare una nuova procedura esecutiva in futuro.
