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Gli orti urbani fanno davvero bene al clima? Il nuovo studio sulla coltivazione in città ribalta tutto

Coltivare i cosiddetti orti urbani in città fa davvero bene al Pianeta? Ecco che cosa rivela un nuovo studio.

Negli ultimi anni si è diffusa nelle città la tendenza a coltivare dei piccoli orti, alcuni dei quali sistemati addirittura sui tetti, sui balconi e negli spazi comuni dei condomini. In apparenza si tratterebbe di un fenomeno positivo per l’ambiente, in quanto aiuterebbero a favorire una filosofia più green anche all’interno delle metropoli.

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Orti urbani: il nuovo studio rivela un dettaglio inaspettato (Newspage.it)

Tuttavia, un recente studio pubblicato su Nature Cities avrebbe messo in evidenza un altro aspetto dei cosiddetti orti urbani.

Al di là delle apparenze, ci sarebbe di fatto molto altro da tenere in considerazione. Ecco che cosa hanno rivelato i dati della ricerca.

Gli orti urbani fanno davvero bene al clima? Ecco che cosa è emerso da un nuovo studio

Gli orti urbani sono una tendenza degli ultimi anni, nata per favorire una filosofia di vita più green ed ecosostenibile. Tuttavia, al di là degli evidenti benefici, la pratica di coltivare piante e ortaggi in città avrebbe anche dei risvolti negativi del tutto inaspettati.

A rivelarlo sarebbe un recente studio pubblicato su Nature Cities, che ha preso in analisi 73 orti urbani di 5 paesi diversi tra Europa e Stati Uniti. Secondo la ricerca la carbon footprint (l’impronta carbonica) degli orti urbani è in media 6 volte superiore a quella dell’agricoltura praticata in campagna con metodi convenzionali. Nel concreto, l’impronta di carbonio dei primi sarebbe di 0,42 kgCO2eq per porzione, mentre quella degli appezzamenti rurali si attesterebbe a 0,07 kgCO2eq.

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Gli orti urbani fanno davvero bene all’ambiente? Pro e contro (Newspage.it)

I dati raccolti comprendono le emissioni di gas serra climalteranti associate sia ai materiali che alle attività agricole durante l’intero ciclo di vita. “La maggior parte degli impatti climatici nelle fattorie urbane sono causati dai materiali utilizzati per costruirle” ha dichiarato il co-autore dello studio Benjamin Goldstein. “Queste aziende agricole in genere funzionano solo per pochi anni, quindi i gas serra utilizzati non vengono utilizzati in modo efficace” ha aggiunto Goldstein.

Al contrario, l’agricoltura tradizionale risulta essere molto più efficiente. Tuttavia, come spiega lo stesso studio, per abbattere l’impronta carbonica prodotta dagli orti urbani è sufficiente adottare alcuni semplici, ma efficaci accorgimenti. In primis, è utile estendere la durata di vita dei materiali e delle infrastrutture impiegate al loro interno.

In secondo luogo, è bene usare materiali di scarto dell’edilizia o la frazione organica dei rifiuti urbani e sfruttare l’acqua piovana e le acque reflue riciclate per l’irrigazione. Non bisogna infine dimenticare che gli orti urbani comportano anche una serie di benefici sociali (salute mentale, benessere, dieta ecc.) che però in questa ricerca non vengono considerati.

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