Beppe Grillo dal suo blog: “Il balletto dei partiti continua senza vergogna”
Beppe Grillo dal suo blog: “Il balletto dei partiti continua senza vergogna”
Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, fa sentire ancora una volta la sua voce direttamente dal suo blog beppegrillo.it, con un post diretto al momento di stallo che la politica italiana sta vivendo. Nel suo intervento, l’ex comico, attacca i politici, affermando che non è nel loro interesse prendere una qualunque decisione per “mantenere posizioni di privilegio e di impunità decennali”. “Il balletto dei partiti continua – scrive Grillo – imperterrito, senza vergogna. Il Paese ha bisogno di leggi e di riforme, ma il Parlamento è paralizzato. Lo è da anni, da quando i parlamentari sono diventati emanazione dei segretari di partito, impiegati e funzionari nel migliore dei casi, e il governo legifera a colpi di decreti legge su cui pone la fiducia accordata senza problemi dai lacchè di partito che premono pulsanti a comando. In questa legislatura è arrivata una variabile non prevista: il MoVimento 5 Stelle, che vuole riportare il Parlamento, e quindi il popolo italiano, alla sua centralità. Il M5S va quindi disinnescato. Immaginatevi l’orrore di Maschera di Cera già pronto per il museo di Madame Tussauds se venissero presentate una dopo l’altra leggi sulla ineleggibilità, sul conflitto di interessi, sulla corruzione. Si scioglierebbe insieme ai suoi alleati pdmenoellini. Il Parlamento deve rimanere un simulacro, un non luogo, per questo non vengono attivate le Commissioni parlamentari. Le leggi urgenti per il rilancio dell’economia, la nuova legge elettorale, le misure di sostegno ai disoccupati rimangono nei cassetti. L’orologio deve rimanere fermo. E’ un continuo rimando, un opprimente spostare in avanti le decisioni”. Beppe Grillo chiude il suo post menzionando l’attuale situazione economica: “L’economia non aspetta e per allora potremmo essere falliti con la distruzione irreversibile delle piccole e medie imprese che oggi tengono ancora, miracolosamente, in piedi l’Italia e allora non ce ne sarà più per nessuno. Mentre a Roma si discute di poltrone l’Italia brucia”.