Pubblicato il 22 Aprile 2016

Comunali Roma, Bertolaso: “Vado avanti, i romani mi chiedono di non mollare”

Bertolaso conferma la voglia di continuare la sua corsa verso il Campidoglio: “Vado avanti! I romani mi chiedono di non mollare. Le lobby mi temono, sono un personaggio scomodo”

Comunali Roma, Bertolaso: "Vado avanti, i romani mi chiedono di non mollare"

Guido Bertolaso, candidato sindaco a Roma per Forza Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” su Radio Cusano Campus. “I cittadini – spiega – mi dicono che non credono più nessuno, all’inizio mi guardavano con sospetto. Poi, quando cerco di spiegare loro che la mia storia, la mia esperienza dimostrano che quando mi occupo di un problema cerco di affrontarlo e risolverlo, le cose cambiano. Da un’iniziale diffidenza, vedo invece che c’è voglia di provarci. In questi giorni sono stato sommerso dai messaggi e dalle persone che mi chiedono di andare avanti”.

Comunali Roma, Bertolaso: sondaggi
“I sondaggi vanno presi con le pinze, ma comunque è un miracolo che mi diano a quelle percentuali viste le continue notizie che dicono che mi ritiro, visto il fuoco incrociato, anche amico. Il cittadino rimane disorientato, non capisce se la mia è una candidatura seria o se c’è qualcuno che sta cercando di prenderli in giro. Io confermo che voglio andare avanti, vedremo se il presidente Berlusconi riuscirà a trovare una soluzione. Si dà l’impressione che io sia appiccicato a questa candidatura. Se c’è una persona che ha sempre autonomamente deciso di lasciare le proprie cariche quello sono io. Sono andati a cercarmi in Africa, non ho chiesto io di essere candidato. Ho bisogno degli appoggi e i supporti per andare avanti, anche allargando il campo, magari si possono trovare sinergie con altri candidati interessati alle sorti di Roma”.

Comunali Roma, Bertolaso: le lobby
“Mi sembra che sia scontato che le lobby mi temano. Tutte queste critiche di politici e stampa sono la conferma che sono una persona scomoda. Anche gli attacchi mediatici quando sono scoppiate le mie vicende giudiziarie. Se io avessi commesso qualcosa di illegale mi avrebbero sbattuto in galera, invece dopo 7 anni non c’è stata neanche una sentenza di primo grado perché non sanno a cosa appigliarsi”.

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